Un incontro con l’immaginabile, avvenuto nel 1984!
La testimone dello strano evento |
Quando segue è il racconto di un evento avvenuto nel 1984 al
Polo Nord.
Voglio raccontarti una mia esperienza alquanto singolare che
ho avuto in Groenlandia nel 1984 Proverò a raccontarti la mia esperienza anche
se avrei preferito non scriverla, come dicevo all'inizio, mi trovavo a Jacopsen
in Groenlandia a fine marzo, sempre sole giorno e notte, erano le 2 di notte si
fa per dire, ero nel mio lettino, separato da un altro da una piccola libreria,
nell'altro dormiva quello che era il mio marito a quel tempo, io non avevo
sonno, mi ascoltavo in cuffia una cassetta dei Pink Floyd che avevo comperato
all'aeroporto e leggevo un libro. Improvvisamente si materializzò una sfera
grande di luce bianchissima, sentivo lo sfrigolio dell'energia che emetteva,
tolsi le cuffie e restai come paralizzata, un po per paura e nel contempo
stupefatta, durò qualche minuto, poi scomparve come era venuta, mi alzai e
andai nella stanza accanto pizzicandomi per accertarmi di essere sveglia,
tornai a letto e all'improvviso nel centro della stanza si materializzo un
piccolo schermo in bianco e nero, nel bordo sinistro dello schermo vi era una
sagoma maschile che vedevo di profilo, mi alzai di nuovo e riandai di nuovo
nella stanza attigua, schiaffeggiandomi per accettarmi di non sognare, tornai e
la sagoma prese a camminare, tornai 3 volte nell'altra stanza piena di paure,
tornai nella camera, la sagoma che in precedenza aveva fatto alcuni passi,
tornò indietro come se dovevo vedere il suo percorso dall'inizio, così mi
fermai a vedere, si mise in cammino in una strada dove non vi era nulla,
all'improvviso vidi una caverna dove sbuca una specie di drago piuttosto
aggressivo, l'omino si spaventò, cambiò la prospettiva, lo vidi aggrappato al
bordo della strada, sotto non c'era che il vuoto, vedevo che cercava di
risalire, la terra si sgretolava sotto i suoi piedi e con una mano alzata
cercava aiuto, in alto dello schermo vidi tante mani ma nessuno raggiungeva la
sua, poi vidi la mia di mano, come lo toccai finì tutto. Non trovi che sia
assurda questa mia esperienza? Io non la dimenticherò mai devo ringraziare perché
mi ha cambiata in positivo e come se in qualche modo mi ha resa più
intelligente con una consapevolezza che non avevo prima.
Fonte:Salvatore Giusa e Ennia Corradi