Sicilia Misteriosa
Giovanna Bonanno conosciuta come, "la strega dell’aceto”
La storia inizia a Palermo del 1700,in un posto conosciuto come,” ai quattro canti” una croce elegante formata da Cassaro e da Via Maqueda il posto ideale della morte, cioè, dove venivano mandate a morte le streghe siciliane. Erano povere donne malati di mente che non avevano nulla a che vedere con le streghe che conosciamo. Il 30 Luglio del 1789,una donna conosciuta come,” La vecchia dell’aceto”, fu impiccata alle forche più alte, in modo tale da consentire a tutti la brutta visione, anche a coloro che non avevano trovato posto nelle prime file.
Ma chi era Giovanna Bonanno?
Nata a Palermo nel 1713,morta il 30 luglio 1789 a Palermo, venne arrestata nel 1788. In realtà era una serial killer dell’epoca, responsabile di centinaia di delitti, accusata di vendere un liquore d’aceto, un miscuglio di vino bianco e arsenico che serviva alle donne di liberarsi dai loro propri mariti. La prima cliente di Giovanna Bonanno fu una sua vicina che desiderava "separarsi" dal marito per dedicarsi totalmente ad anima e corpo al suo amante. La "cliente" aveva però poco da spendere ed acquistò una dose poi rivelatasi sufficiente solo per procurare forti dolori di pancia al marito. Dovette acquistarne altre due dosi per vedere il marito, inutilmente ricoverato in ospedale, morto.
Nessun medico riuscì ad accertare la causa della morte, e questo diede a Giovanna la certezza di non essere scoperta. Fu così che cominciò a chiamare la sua mistura "arcano liquore aceto". Nel quartiere popolare conosciuto come Zisa di Palermo, cominciano a verificarsi sospetti morti molto misteriose. Dapprima il fornaio, la cui moglie era diventata insofferente e pagò anche un premio extra, poi un nobile, colpevole di aver dilapidato il patrimonio familiare, poi ancora la moglie di un altro fornaio, che sospettava di essere tradito, poi ancora un tale che costituiva elemento di disturbo tra la propria moglie e il giardiniere.
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