Roghi misteriosi a Caronia: arrestato un 26enne, indagato il padre
Fenomeni di elettromagnetismo, avvistamenti Ufo, armi segrete, sottomarini, persino un insetto geneticamente modificato tra le possibili cause dei misteriosi incendi che da tempo si verificavano nella frazione costiera di Canneto, a Caronia. A seguito di una lunga indagine, i carabinieri della locale stazione hanno finalmente fatto luce sulla vicenda arrestando, su disposizione del Gip del Tribunale di Patti, Ugo Domenico Molina, il 26enne Giuseppe Pezzino e notificando un avviso di garanzia al padre del giovane, Antonino, 55 anni, storico portavoce della contrada. I due sono accusati dei reati di incendio, danneggiamento seguito da incendio, concorso in truffa e procurato allarme. Dopo aver analizzato i primi episodi, caso per caso, i militari dell’Arma hanno deciso di perimetrare l’area con una serie di telecamere nascoste per capire come si sviluppassero i fenomeni. I servizi di osservazione, integrati da indagini tecniche e tradizionali, sono stati pianificati in modo da avere il controllo sulle cinque abitazioni di via del Mare attinte dalle fiamme tra il 14 luglio e l’8 ottobre 2014. Il 26enne, attualmente ai domiciliari, deve rispondere di una quarantina di episodi, in alcuni dei quali è coinvolto anche il padre. Le azioni non erano fini a se stesse, ma orientate a far credere che quelli fossero inspiegabili fenomeni di autocombustione, prospettando così una ripresa dei fenomeni incendiari e di presunto elettromagnetismo che si erano verificati nella stessa zona nel 2004. A tal fine, padre e figlio coinvolgevano i mass media e inducevano il sindaco di Caronia ad emettere, a tutela della pubblica incolumità, delle ordinanze di sgombero di abitazioni, fino a far richiedere lo stato di emergenza per ottenere dalla Regione somme di denaro a titolo di indennizzo o contributi di assistenza economica o risarcimenti danni, nonché nuove abitazioni a seguito della possibile delocalizzazione. Per gli abitanti di Canneto è la fine di un incubo: gli autori dei roghi hanno ora un nome e un cognome.
Fonte: http://www.24live.it/