Francavilla: il ritorno degli alieni?

Un giovane della cittadina dell’Alcantara CT è stato nelle settimane scorse testimone di diversi avvistamenti ufologici, in qualche modo misteriosamente legati alla morte di un suo amato parente. Teatro degli strani ed inquietanti fenomeni è ancora una volta la zona tra contrada Cuntùra e la collina dei Cappuccini

                                                                          Ricostituzione 

Oggetti volanti non identificati ed entità aliene avrebbero fatto capolino nei giorni scorsi a Francavilla di Sicilia, non nuova a questo tipo di fenomeni. Stavolta, però, i misteri extraterrestri s’intrecciano con l’insondabile mistero della morte. Tali recentissime testimonianze provengono da un giovane francavillese protagonista in passato di esperienze analoghe, ma che preferisce rimanere nell’anonimato data la deprecabile tendenza a giudicare “fuori di melone” chi si occupa o semplicemente riferisce di accadimenti non rientranti nelle comuni cognizioni umane. «Tempo addietro – racconta l’avvistatore – è venuto a mancare un mio congiunto cui ero molto legato. Una volta celebrato il funerale, i parenti abbiamo trascorso la serata nella casa del defunto, e mentre ero affacciato ad un davanzale con lo sguardo rivolto verso la contrada denominata “Cuntùra”, ho visto una luce bianca, più grande delle normali stelle, che attraversava il cielo in diagonale. Al che mi sono voltato verso un parente che stava nei paraggi per invitarlo ad osservare lo strano fenomeno, ma ritornando a guardare il cielo, quella luce volante non c’era più.  «La sera successiva ho sentito inconsciamente che “qualcuno” mi ordinava di recarmi nel luogo dove lavoro (che non indico per evitare di essere identificato). Prima di entrare all’interno mi è apparsa in cielo una luce arancione, ma non le ho dato importanza. Una volta uscito da quel luogo per rientrare a casa, davanti al cancello una sagoma stranissima mi ha attraversato la strada a meno di un metro. In quello stesso istante sono stato investito da una scarica di luce, cui hanno fatto seguito ronzii e suoni estremamente confusi e metallici che mi hanno accompagnato fino a casa e che ho avvertito anche nei giorni successivi. «Infine, venerdì scorso (21 giugno 2013, ndr), intorno alle undici di sera sono stato assalito dalla nostalgia di quel parente recentemente deceduto, e tra me e me ho espresso il desiderio di poter avere un segnale della sua esistenza. Ebbene: appena qualche istante dopo, mentre mi trovavo in automobile all’ingresso di Francavilla (esattamente in contrada Barbazza, nei pressi di un noto supermercato), nel cielo sovrastante Monte Cucco e la collina dei Cappuccini (e, comunque, in prossimità di contrada Cuntùra, dove avevo avvistato quella luce bianca la sera del funerale del mio parente) ha iniziato a svolgersi un suggestivo gioco di luci che abbagliavano e sparivano ciclicamente, come se fossero irradiate da un’astronave. «Sulla base delle esperienze che ho avuto in passato al riguardo e sulle quali preferisco tacere – conclude l’avvistatore alludendo probabilmente ad una “abduction” (ossia un rapimento ad opera di alieni desiderosi di impossessarsi del nostro corpo e della nostra psiche) di cui potrebbe essere stato vittima – confesso di provare un senso di paura per il ritorno nel nostro territorio di tali misteriose entità. Mi consola soltanto il fatto che stavolta c’è un, sia pur indecifrabile, legame con la recente scomparsa di quel familiare cui tanto ho voluto bene: perché quei segnali nel cielo mi appaiono quando ho voglia di rivedere quella persona che non c’è più?!...». Sul rapporto tra Francavilla di Sicilia ed i cosiddetti “Et” ci sarebbe parecchio da scrivere. Rovistando negli archivi del “Centro Italiano Studi Ufologici” (C.I.S.U.), apprendiamo che già a metà degli Anni Settanta proprio da questo Comune della Valle dell’Alcantara vennero segnalati numerosi avvistamenti Ufo soprattutto da parte di giovani, come gli allora adolescenti francavillesi Franco Guidotto e Salvatore Puglisi, che erano soliti trascorrere le loro serate nella cosiddetta “passeggiata” di Via Regina Margherita; in quei casi si fa, in particolare, riferimento a sfere luminose nonché ad oggetti volanti di forma allungata sfreccianti nel cielo a velocità stratosferica, ma pure in grado di stazionare immobili alcuni secondi per poi improvvisamente “schizzare via” dileguandosi nelle tenebre: tutti movimenti, evoluzioni ed acrobazie che nessun velivolo di creazione umana sarebbe a tutt’oggi in grado di effettuare. Tali fenomeni si sono ripresentati con notevole frequenza nell’autunno di quattro anni fa, quando diversi cittadini di Francavilla di Sicilia, tutti di assoluta attendibilità (insegnanti, pubblici impiegati, operatori economici, ecc.), avvistarono nei cieli luci in movimento e dall’inusitata intensità nonché oggetti strani, simili ad astronavi, nelle campagne; e la maggior parte degli avvistamenti del 2009 sono stati registrati nella stessa area di cui parlava il giovane avvistatore cui prima accennavamo, ossia nei terreni e nei cieli tra le contrade Cuntùra e Cappuccini, al punto da far ipotizzare a qualcuno l’esistenza in zona di una base extraterrestre. Ed autorevoli studiosi locali sostengono che Francavilla di Sicilia potrebbe addirittura costituire una “meta prediletta” dagli “Et”. Si è spesso discusso, infatti, dei rapporti tra gli esseri di altri mondi e le misteriose ed evolutissime antiche civiltà degli egizi e degli aztechi; trattasi di questioni che si dipanano da ere lontanissime. Ebbene: così come l’Egitto, con le sue piramidi ed i suoi geroglifici, ed il territorio messicano, un tempo abitato dai progreditissimi Maya, pure il territorio francavillese presenterebbe specifiche testimonianze di rapporti millenari con creature “superiori”, come i numerosi megaliti (ossia i macigni di roccia disseminati nelle campagne) le cui conformazioni evocano i volti di umanoidi. La questione ufologica è, indubbiamente, affascinante e va affrontata con le dovute cautele, senza facili “entusiasmi”, ma nemmeno pregiudizi: si può essere scettici su determinati fenomeni o avvistamenti, ma ritenere che, in un Universo dalle dimensioni incommensurabili, il “dono” della vita sia prerogativa esclusiva del pianeta Terra, ci sembra francamente un atteggiamento di eccessiva presunzione.


Rodolfo Amodeo


(dal “Gazzettino” del 29.06.2013)




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